Stavolta parliamo di un titolo in uscita il 26 Maggio: il nuovo capitolo di Mirror's Edge, vecchia gloria del team DICE che ha letteralmente spopolato durante la generazione Xbox 360 e PS3. La metropoli futuristica, l'ambientazione asettica e bianchissima, pennellata solo da pochi colori, tra cui il rosso che serviva a indicarci il giusto percorso da seguire. E poi c'era lei: Faith Connors, una protagonista di tutto rispetto che combatteva la tipica corporate malvagia armata solo delle sue incredibili abilità di tracecours. Forse l'unico vero difetto del primo capitolo di Mirror's Edge era l'eccessiva quantità di tecnicismi del sistema di controllo, basato su ferci dinamiche di trial and error e che generava più frustrazione che altro. Prorpio da questo elemento, il gameplay, sono partiti i DICE su Mirror's Edge Catalyst, creando una struttura di controlli molto più amichevole e votata al dinamismo di gioco. Infatti, sui tetti della Galss City su cui Faith muove i suoi agili passi di parkour, ci sono molteplici scappatoie e non più percorsi prestabiliti per raggiungere una meta. Ma la novità più grande in fatto di innovazioni di gameplay è che Mirror's Edge Catalyst offre al giocatore una struttura complatemante open world in cui è possibile prendere parte alle varie missioni e gli incarichi secondari (come le numerose gare o le consegne a tempo) a piacimento.
La beta a numero chiuso di Mirror's Edge Catalyst mi ha permesso di passare svariate ore a saltellare qua e là per Glass City in compagnia di Faith e i suoi fidati compagni (alcuni di questi vecchie conoscenze del capitolo precedente) completando anche alcuni incarichi della missione principale. DICE ha ricorso allo stratagemma del reboot per tagliare i ponti col passato della serie e per impostare meglio (per lo meno si spera) il personaggio di Faith, che adesso avrà a disposizione un albero di potenziamenti delle sue abilità e la Runner Vision, una sorta di sesto senso che le permetterà di scovare passaggi alternativi o di captare eventuali pericoli. Quello che mi ha colpito del gioco, oltre il rinnovato comparto grafico, che mantiene comunque il peculiare appeal estetico del primo capitolo, è l'impalpabile impianto online del gioco che fa il verso ai titoli Souls-like, in cui è possibile sfruttare la componente social per ricevere consigli e avvisi su come affrontare di volta in volta sezioni di gioco. In Mirror's Edge Catalyst questo si traduce nella possibilità di visualizzare la scia rossa lasciata da un altro giocatore che ha completato prima di noi un determinato segmento di gioco in cui ci siamo bloccati.
Per quanto ammetto di non essere mai stato un grandissimo fan di Mirror's Edge, al tempo sono rimasto comunque folgorato dall'originalità del titolo. Nonostante a distanza di anni non sia scoccata la stessa scintilla, Mirror's Edge Catalyst ha saputo comunque stupirmi per tutta una serie di motivi che lo rendono un titolo senza dubbio ambizioso. Probabilmente gli darò una chance in futuro.
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